(English version below)
2006, febbraio: lavoravo part time in un bar locale, e nel frattempo preparavo la tesi, che dovevo presentare a fine febbraio. Siccome l'Italia è un paese schiavista, la settimana prima della tesi mi hanno dato una settimana di ferie. Intera. Non mi serviva a un tubo, poichè la tesi era già pronta e consegnata, e la presentazione la sapevo a memoria. Ma pazienza, il bar doveva darmi ferie e non potevi rifiutarmi per prendermele quando servivano a me. Per fortuna era il periodo delle olimpiadi di Torino. Non avevo nè soldi nè biglietti, perciò non saltai su un treno per andarle a vedere. Siccome era il 2006, mi bastò accendere la TV, Rai2, canale nazionale, e godermele dal divano tutto il giorno mostrando il dito medio al freddo che faceva fuori, per un'intera settimana.
Chissà quante altre persone come me hanno fatto qualcosa di simile, poichè apparentemente gli ascolti di Rai2 (o di qualsiasi altro canale TV) incrementavano durante eventi sportivi di tale portata. E probabilmente non è successo solo in Italia, ma un po' ovunque nel mondo moderno. Finchè qualcuno con più potere e cinismo di me si è detto "Ah! Così tante persone si connettono a guardare sport? Facciamoci un po' di soldi sopra!!!"
2014, febbraio: sono in Irlanda da anni ormai. Ma non ho perso la passione di seguire sport che non siano calcio. Che in Irlanda si traduce in "sport che non siano rugby". Gli irlandesi purtroppo non sono come me, e si guardano il 6 Nazioni in TV nei freddi weekend invernali. Allora me ne vado su internet, quell'internet che era nato come la libertà degli utenti, dove puoi trovare le informazioni che vuoi, quando vuoi, liberamente. Anche se la connessione mica è gratis, eh?
Insomma, me ne vado su internet a cercare qualche sito che offra live streaming dei giochi olimpici di Sochi 2014.
Mission: impossible. E non avendo l'aiuto di Tom Cruise, che rende le missioni impossibili tanto possibili quanto andare a comprare il pane sotto casa, la missione resta impossibile. Non ci sono siti web che ti facciano vedere i giochi olimpici online. C'è qualcosa nello UK e negli USA, ma devi essere un utente registrato che paga la licenza TV. In Italia non guardo neppure: i giochi olimpici sono disponibili solo su Sky a pagamento. Manco Eurosport si può guardare in live streaming online. Al che mi sono posta un po' di domande.
a) Che cxxxo c'entrano le licenze TV con internet? Se un video sta su internet, dovrei al massimo pagare la "licenza internet". E siccome pago la connessione a internet, dovrei avere accesso a tutto quello che c'è nella rete.
b) TV e internet non sono, o non dovrebbero essere, la stessa cosa: in TV guardi quello che ti propinano, in internet decidi tu cosa guardare. E' così che internet si proponeva in contrasto alla TV. Invece adesso, grazie a tutti i blocchi che hanno messo, internet è diventato come la TV: puoi guardare solo quello che decidono di farti guardare.
c) Se internet è diventato la TV e la TV è diventata internet, elimina uno dei due. Tanto sono uguali. Noooo, altrimenti pagheresti solo la licenza TV o solo la connessione a internet.
d) E qui si ritorna, mio malgrado, a parlare della macchina mangiasoldi che il mondo moderno è diventato. Lo sport, negli anni '80 e '90, era uno dei pochi modi di unire insieme una nazione. Forse un po' triste a dirsi, ma era così. Siccome però sapevano che milioni di persone sarebbero state connesse durante quell'evento sportivo, da casa o dal bar o dalla piazza, te lo facevano guardare liberamente, mettendoci pubblicità ovunque. Col passare degli anni però gli organizzatori di eventi sportivi non erano ormai più contenti dei pochi miliardi che gli sponsor pagavano per apparire durante questi eventi. Si sono inventati perciò che per vedere un evento sportivo devi pagare. E non solo il biglietto di entrata allo stadio, ma anche la trasmissione in TV, che ti costa uguale, a sto punto vado allo stadio. Se l'evento però va pagato comunque, allora internet va bloccato, quella fonte di informazione libera, di decisione autonoma, va neutralizzata. Vuoi vedere quello che vuoi tu? Paga. Comprati la tua libertà.
e) Fatemi un favore. Se qualcuno ha qualche miliardo di euro nel cassetto che non sa come utilizzare, lasciate i "diritti TV" alle TV e compratevi i "diritti internet" degli eventi sportivi. Poi aprite un sito web, cose tipo sportgratis.com o mettiglielainquelpostoallatv.net, contattate un po' di sponsors e ditegli che trasmetterete l'evento sportivo gratis in internet in mondovisione. Milioni di internet-spettatori si connetteranno. Le vendite degli sponsors andranno alle stelle.
f) Se siete un internet-spettatore che guarda uno dei non ancora inventati siti che trasmettono eventi sportivi gratis infestati di pubblicità, cliccate a caso sui link che vi compaiono man mano che guardate l'evento (in un nuovo tab, così non dovete tornare ogni volta sull'evento in streaming - vi basta fare ctrl+click) per fargli credere che gli annunci funzionano. Poi fate come mio papà: a fine evento guardate tutti i tab aperti, scrivetevi la lista dei prodotti ed evitateli come la peste. Tanto non preoccupatevi, ci penseranno i telespettatori a comprarli.
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2006, February: I was working part time in a local pub, while I was writing my thesis, which I had to present at the end of February. Because Italy is a slave country, the week before the thesis presentation they gave me a week holidays. A whole week. I didn't need it at all, as the thesis was already written and given in, and I knew the presentation by heart. But whatever, the pub had to give me holidays and I couldn't refuse them to take them when I needed them. Fortunately the Turin Winter Olympics were on in that period. I had no money and no tickets, so I didn't jump on a train to go to see them. As it was 2006, I simply turned on the TV, Rai2, nationwide channel, and enjoyed them from my sofa, showing my middle finger to the cold weather outside, for a whole week.
Who knows how many other people like me did the same, as apparently the audience of Rai2 (or any other TV channel) was normally radically increasing during such sport events. And probably not only in Italy, but also a bit everywhere in the modern world. Until someone with more power and cynicism than me thought: "Oh! So many people connect to watch sports? Let's make a bit of money on it!"
2014, February: I live in Ireland since years now, but I didn't lose my passion to watch sports which are not soccer. Which in Ireland it translates as "sports which are not rugby". Irish people are unfortunately not like that, and they watch the 6 Nations during the cold winter weekends. So I go in internet, that internet that was born as the freedom of users, where you can find the information you want, when you want, for free. Even if the connection is not for free, right?
Anyway, I go in internet to look for some website offering a live streaming of the Sochi Winter Olympics 2014.
Mission: impossible. And without the help of Tom Cruise, who makes impossible missions as possible as buying milk at the shop down the road, the mission stays impossible. There are no websites showing the winter Olympics online. There is something in the US or in the UK, but you need to be a registered user paying the TV license. I don't even look for some Italian website: the winter Olympics are only available on the private TV Sky upon payment. Even Eurosport can't be watched online in live streaming. So I made myself a few questions.
a) What the hell has the TV license to do with internet? If a video is in internet, I should in case pay for an "internet license". And as I am paying for the internet connection, I should be able to access everything on the net.
b) TV and internet aren't, or at least shouldn't be, the same thing: on TV you watch what they serve up, in internet you decide what to watch. This is how internet presented itself in contrast with the TV. Now instead, thanks to all the blocks they put, internet became like the TV: you can watch only what they decide to let you watch.
c) If internet became like the TV and the TV became like internet, eliminate one of the two. They're the same anyway. Noooo, otherwise you would pay only for the TV license or only for the internet connection.
d) And here we go back, unfortunately, talking about the money machine that the modern world has become. Sport, in the 80s and 90s, was one of the few ways to unite a nation. Maybe a bit sad, but that's the way it was. As they knew that millions of people would have connected during a specific sport event, from their home or from the pub or from the squares, they were transmitting it for free, placing advertisements everywhere. Years passed by however, and the promoters of such events were not happy any longer with the few billions paid by the sponsors in order to advertise during those events. That's why they came up with the idea of paying to see a sport event. And not only the ticket for the stadium, but also the event on TV, which cost the same, at this stage just go to the stadium. If the event has therefore to be paid anyway, then internet must be blocked, that source of free information and independent choice must be neutralised. Do you want to watch what you decide to watch? Pay. Buy your own freedom.
e) Do me a favour. If someone has a few million of Euros under the mattress and doesn't know how to exploit them, leave the "TV rights" to the TV providers and buy the "Internet rights" of the sport events. Then open a website, stuff like freesport.com or stickthisintotheassoftvproviders.net, contact a few sponsors and tell them that you are going to send the sport event worldwide for free in internet. The internet audience will be huge. Sales of sponsor products will sky-rocket.
f) If you are part of the internet audience watching one of the not yet invented websites streaming free sport events haunted by ads, click randomly on the links that appear during the stream (in a new tab, so you don't have to go back to the event tab everytime - just ctrl+click the links) to make them think that the ads work. Then do like my father used to: at the end of the stream look at all the tabs you opened, write down a list of the products and avoid them like plague. Don't worry, the TV audience will buy them anyway.