martedì 30 novembre 2010

Pro morte

Ho imparato che qualcuno si definisce “pro-vita” come se altri potessero definirsi “pro morte”. (Fabio Fazio)
Non capisco questa morbosità dei cattolici di accanirsi sui defunti. Perché ogni anno, alla ricorrenza della morte di qualcuno, si celebra una messa in suo onore? Perché proprio nell’anniversario della morte? Non si potrebbe farlo al suo compleanno? È sicuramente un evento più lieto da ricordare… come se una persona che ci manca avesse bisogno di una messa per essere ricordata. Le persone che ci vengono a mancare sono sempre nei nostri pensieri, ogni giorno. Ne parliamo, le pensiamo, abbiamo un sacco di bei ricordi legati a loro. A che serve intristirci ricordandoci il giorno della loro morte? Di sicuro quel giorno non è stato uno dei migliori della nostra vita, non ce lo dimenticheremmo di sicuro, con o senza messa. Non è meglio lasciar spazio ai bei ricordi?

... e non è già abbastanza ironico che il 50mo post del mio blog sia anche l'età che aveva quando se ne è andato?

martedì 23 novembre 2010

Da un amico

E' una canzone estremamente vera... tutta la tempesta che passa dentro la testa ed il cuore di noi uomini in certi casi...



Marco Masini - Lasciaminonmilasciare

Lasciami, che cosa cambia?
Che ci facciamo in questo pomeriggio,
con gli occhi chiusi come una finestra
davanti al mare azzurro e giallo di Viareggio?

Lasciami in questo albergo
di specchi strabici e di tende consumate,
ad ascoltare l'infinito tango
del tempo che da inverno ridiventa estate.

Lasciami un po' per giorno, un po' così,
piccoli presentimenti di un addio,
oppure lasciami tutto d'un colpo, adesso e qui,
dillo tu quello che sto pensando io.

Perché gli uomini sono vigliacchi
e si fanno lasciare, lo sai,
e non sanno guardarti negli occhi
quando tutto è finito oramai.

Tu invece strappami come un cerotto
e la ferita non farà più male,
adesso lasciami su questo letto
solo un cratere bianco sul guanciale.

Che aspetti? Vattene sei così bella,
fammi vedere come sai volare,
perché io penso che hai sbagliato stella,
perché io penso che hai sbagliato amore!

Lasciami, tu che sei forte più di me,
staccami da questo faticoso paradiso, te,
oppure cambiami se ci riesci, amore mio,
fallo tu quello che non son mai riuscito a fare io!

Perché gli uomini sono insicuri
e si lasciano spesso da sé
e poi piangono e imbrattano i muri
di rimorsi, rimpianti e perché...

Va bene, lasciami tre sigarette,
senza fiammiferi, senza rancore,
e questa strana luna senza notte,
e questa nuvola di dispiacere...

Adesso lasciami che c'ho da fare,
non so che cosa, come, dove e quando,
ti prego lasciami ricominciare,
lo so benissimo che sto sbagliando!

Amore lasciami, non mi lasciare,
lasciami, non mi lasciare,
lasciami, non mi lasciare,
lasciami, non mi lasciare!

Amore lasciami, non mi lasciare,
lasciami, non mi lasciare,
lasciami, non mi lasciare,
lasciami, non mi lasciare!

Amore lasciami, non mi lasciare,
lasciami, non mi lasciare,
lasciami, non mi lasciare,
lasciami, non mi lasciare...

http://www.youtube.com/watch?v=QnkfM2h2cik

lunedì 22 novembre 2010

The family man - finale

Abbiamo una casa nel New Jersey, abbiamo due figli, Annie e Josh. Annie non è un granché come violinista ma ce la mette tutta, è un tantino precoce, ma solo perché dice quello che pensa! E quando sorride... E Josh... lui ha i tuoi occhi, non dice molto, ma sappiamo che è uno sveglio! Tiene sempre gli occhi aperti, sai, ci osserva sempre; qualche volta tu stai a guardarlo e ti rendi conto che sta imparando una cosa nuova... è come assistere ad un miracolo.
La casa è un casino, ma è nostra... ancora 120 rate del mutuo e sarà nostra! E tu presti assistenza legale gratuita, sì è così, assistenza legale gratuita, ma non ti crea problemi.
E siamo innamorati, dopo 13 anni di matrimonio siamo ancora incredibilmente innamorati, non mi permetti di toccarti se non lo dico.
Canto per te, non sempre, ma sicuramente nelle occasioni speciali. E noi abbiamo avuto la nostra parte di sorprese e magari fatto sacrifici, ma siamo rimasti insieme.
Vedi, tu sei migliore di me e lo starti accanto mi ha reso migliore.
Non lo so, forse è stato solo un sogno, magari sono andato a letto in una triste notte di dicembre e ho immaginato tutto, ma ti giuro che niente è mai stato più reale, e se ora sali su quell'aereo sparirà per sempre.
So che possiamo continuare con le nostre vite, ce la caveremmo benissimo, ma io ho visto quello che potremmo essere insieme e scelgo noi.
Ti prego Kate, una tazza di caffè, puoi sempre andarci a Parigi, solo, ti prego non stasera.

Prigioniera

Facebook: diventato famoso per essere il cupido degli amici che non si vedono da tempo. E in effetti ne sono stata vittima anch’io, delle sue frecce. Dopo anni ho incontrato un vecchio amico. Per motivi di privacy gli darò un nome fasullo. Diciamo che dopo anni ho rivisto Giovanni. Abbiamo passato una bella serata, chiaccherando con altri dei 10 anni passati. Poi, quando mi ha riaccompagnato a casa, ho scoperto che ha una storia simile alla mia. Ha rivisto un’amica d’infanzia dopo 25 anni, ed è stato un colpo di fulmine, circa due anni fa. Ma dopo un po’ di tira e molla, due mesi fa lei ha deciso di lasciarlo, accusandolo di non darle quel che lei voleva. Lui ha capito il suo errore, ed è disposto a ricominciare. Ma lei è convinta nelle sue decisioni, anche se le sue azioni non sono coerenti, e lo chiama, si arrabbia se lui non risponde, si incontrano, ma dopo ogni incontro lei resta ferma sulla sua decisione. Lui parla di lei con l’aria sognante e nostalgica di chi ha capito cosa ha perso, di chi è innamorato ma non può avere quel che vuole e neppure dimenticarlo. Invidia chi ha lontananza fisica dalla persona che si ama e che non ci vuole.
Non mi era mai capitato di capire così perfettamente una persona, di essere così in simbiosi. E di dovergli dare dei consigli. Ma che vuoi consigliare, a un uomo innamorato? È innamorato, può solo amare.
Io invece sto lentamente impazzendo.
È ancora lunga la strada…
Lunga come la strada nel deserto australiano.
Nell’ondata di cartoni animati ho messo Occhi di Gatto come foto nel mio profilo. Perché mi piaceva guardarlo. E perché avevo detto a mia mamma che da grande avrei fatto la ladra, come loro. Non ho fatto la ladra, ma le mie avventure le ho avute.
E oggi, guardando con Alessandro le foto del mio viaggio, lui e mia madre si sono messi a parlare di quel che potrei farne. Mandarle a qualche televisione, tipo Licia Colò, farne un servizio, che magari potrebbe diventare anche un lavoro, visto che i viaggi che faccio io non sono mai in posti turistici ma sempre in mete un po’ particolari. Perché secondo mia madre sono come il protagonista di Into the wild, che aveva cercato la libertà nella natura ma ne è rimasto prigioniero. Perché secondo loro una volta che inizi a viaggiare non puoi più fermarti. Ma già lo sapevo che ero rimasta prigioniera dei miei viaggi. Ed è da questo che sto cercando di fuggire. Come il protagonista di Into the Wild non poteva più tornare indietro.
Ma perché remate tutti contro? Anch’io ho paura di quel “old travelling bone” che potrebbe darmi problemi in un futuro. Ma spero di riuscire a metterlo un po’ da parte. Io lo so che sono fatta così, che nel profondo sono come Occhi di Gatto. Ma di nuovo, devo saper rinunciare a qualcosa, non posso salvare capra e cavoli ogni volta. Lo so che devo scegliere tra due metà di me stessa, ma non posso fare altrimenti.
Anni fa, quando stavo progettando il mio viaggio di ritorno dall’Australia su una Panda, sognavo di arrivare a Madrid come meta finale. Sognavo di smontare dall’auto, avere migliaia di fotografi e televisioni che mi offrivano lavori come scrittrice o viaggiatrice di professione, partire magari per mesi anche due volte l’anno. Ma ad aspettarmi in tutto quel caos c’era anche l’amore della mia vita, qualcuno che avevo conosciuto prima di partire e che mi aveva aspettato al mio ritorno. Non aveva un volto. Non sapevo chi era, sapevo solo che esisteva. Nel mio sogno si vedeva solo di spalle, per non dargli il volto di nessuno. Mi avvicinavo a quelle spalle chiedendogli “Tre settimane l’anno?” intendendo le ferie che ci saremmo presi se avessimo avuto una vita insieme, una vita normale. “Sì” fu la sua risposta. Mi girai verso i giornalisti e declinai ogni offerta. Avevo tutto quello che avevo sempre desiderato: compiere il viaggio della mia vita e fermarmi con qualcuno.
The family man: io ho visto quello che potremmo essere insieme e scelgo noi.

Weekend

Non mi son fatta sentire per un po. Scusate. Ma era wkend.
E' la prima volta che sono a casa per così tanto tempo. E sinceramente conosco ormai così poche persone da queste parti che avevo paura di non trovare nulla da fare in questo tempo.
Ma forse sono cresciuta. Forse la magia di facebook. Ma non pensavo che avrei trovato da fare durante il wkend, durante la settimana, di incontrare vecchi amici con i quali non sono piu in contatto veramente da anni. Dal 2001. Quasi 10 anni. Ma si cresce, si diventa adulti, e perchè non vedersi per una birra, per una pizza? Non pensavo che sarei arrivata al punto di dire "ho un impegno con una persona ma se vuoi ci troviamo tutti insieme". Io. Io, che non riesco ad organizzare niente, non trovo mai il momento giusto per fare le cose. Ho fatto questo, ho unito due gruppi. Piccoli, lo ammetto. Ma non ci ero mai riuscita.
In fondo, tornare qui in Italia non sarebbe così male come pensavo. Ci sono un sacco di persone che potrei chiamare, con cui potrei passare del tempo, con cui ricominciare un'amicizia che si era interrotta. Perchè no? Ho meno paura adesso...

giovedì 18 novembre 2010

Si è rotto... Pace...

Si è rotto. Dopo tre anni, dopo aver pensato che non sarebbe mai successo, si è rotto. Quel braccialetto che una brasiliana, tre anni fa, mi legò al polso chiedendomi di dire una preghiera per ogni nodo sembrava indistruttibile. Le mie tre preghiere erano a breve termine in realtà, quindi pensavo che ormai era inutile che il braccialetto si rompesse perchè o si erano già realizzate, o non sarebbe più servito che si realizzassero. E difatti mi sono anche dimenticata cosa avevo chiesto. Ma una delle tre me la ricordo.
In quel periodo avevo un forte mal di schiena. Avevo avuto una tosse intensa, e i muscoli della schiena avevano finito col dolermi dallo sforzo. Ero nel pieno della sofferenza quando questa ragazza annodò tre volte quel bracciale al mio polso. E il mio primo desiderio fu che mi passasse il mal di schiena. Ovviamente non potevo immaginare che ci avrebbe messo 3 anni a rompersi, perciò il mal di schiena mi passò ben prima che il braccialetto potesse fare il suo effetto. Ma si è rotto adesso. E non ho mal di schiena adesso. Ma una persona a cui tengo molto sì. Che fosse quello il mal di schiena che intendevo all'epoca, senza saperlo?
Ci sono altri due fatti che ricordo di quel periodo. Poco prima avevo conosciuto un ragazzo. Pensavo che sarebbe potuto essere un buon ragazzo per me, ma non ne ero molto convinta. In più, non era da molto che avevo deciso di restare a Dublino in seguito al fallimento del mio esame a Trieste, ma ancora dovevo convincermi che quella era la scelta giusta per me. Ora non vorrei farmi prendere la mano dalla fantasia, o dalla speranza, ma può essere che una delle due preghiere fosse quella di capire chi fosse l'uomo giusto per me, e l'altra di capire che cosa volessi per me in generale, nella mia vita. In pratica, di capire se la scelta di restare a Dublino, a Lufthansa, fosse stata la scelta giusta.
Anche queste preghiere richiedevano una risposta a breve termine, e col tempo dovetti fare le mie considerazioni e le mie scelte a prescindere dall'effetto del braccialetto.
Poi lunedì qualcuno mi ha accusato di avere troppe idee strane per la testa, di viaggi, di spostamenti, di divertimenti, di ostelli, di un sacco di altri sogni più o meno realizzabili. Mi ha accusato di non parlare la sua stessa lingua, di non volere le stesse cose che voleva lui. Allora gli parlai di Suzzolins, della mia casa, quella casa dove ero nata e cresciuta, quella casa che sono anni che dico che un giorno metterò a posto per andare a viverci. Gli spiegai com'era fatta e che idee avevo, che il campo dietro avrebbe potuto essere un frutteto, che le due stanze d'entrata avrebbero potuto essere unite per fare un salotto, che le camere erano tre anche se erano piccole, che mi sarebbe piaciuto metterle verso nord anche se di solito non si fa, ma pensa che bello avere il letto sotto la finestra, svegliarsi la mattina, guardare fuori e vedere il lago...
Quella casa era l'unico sogno che avevo sempre avuto. Ed è vero. Che poi le strade della vita mi abbiano condotto da tutt'altra parte è un discorso diverso. Che io abbia passato tre anni a Dublino e viaggiando per il mondo è stato perchè c'ero io con me stessa, perchè non ho mai dovuto pensare a me e un'altra persona, ma solo a me stessa. E la vita da single a Cordovado non è il massimo. Dublino, per me single, mi ha offerto molto di più. La scelta di restare là tre anni fa non potè essere più giusta. Ma non sono mai riuscita a pensare alla mia vita intera là. Non sono mai riuscita a pensare a una famiglia là.
Ho sempre avuto voglia di una famiglia. Ma cosa vuol dire avere una famiglia? Certo, innanzitutto vuol dire trovare una persona di cui innamorarsi, con cui avere voglia di costruire qualcosa. E poi vuol dire rinuncia.
Ogni cosa nella vita richiede la rinuncia a qualcos'altro. Ci sono persone che rinunciano alla famiglia per il lavoro. Artisti e musicisti spesso la sacrificano per la loro passione. Ma per citare un esempio immaginario, Uma Thurman in Kill Bill dice che era la donna più letale al mondo, ma che ora che era incinta aveva paura per il suo bambino. Lei stava rinunciando al suo essere una killer per un figlio.
Ed io, oggi, ho capito che devo rinunciare a qualcosa. Ho rinunciato a quella casa per anni, a favore di un buon lavoro, di un bell'ambiente, dei miei viaggi, di me stessa. Ma ora, se voglio realizzare quel sogno, devo rinunciare a tutto questo.
Perchè non l'ho fatto prima? Semplice: perchè il sogno di quella casa non è mai stato per me sola. Non ho mai visto il motivo di metterla a posto per viverci da sola. Ma per averci una famiglia e crescerci un figlio, allora acquista un senso.
E' importante la pace, specie per una come me il cui criceto del cervello è iperattivo. Quante idee più o meno strane non ho avuto nel corso degli anni? Diventare scrittrice, diventare viaggiatrice di professione, aprire un Bed&Breakfast in Irlanda, lavorare in una fattoria nell'Outback australiano. Nessuna di queste però si incastrava con quell'idea di mettere a posto la casa di Suzzolins.
Lasciare Dublino deve avere un senso. Rinuncerei a una vita da single a favore di una vita con qualcuno. A Suzzolins, magari, con due buste paga da mille euro o poco più, un mutuo di 25 anni, due cuori e una capanna, una vita semplice, e tanta tanta pace.

sabato 13 novembre 2010

Dagli appunti di ieri

Ieri era la prima notte che passavo da sola. Senza Guido che mi sveglia per la colazione, senza Cecilia e Gabriele che vanno al lavoro presto, senza mia mamma che dorme nella stanza accanto.
E finalmente ho pianto. Finalmente tutto il dolore è uscito. Finalmente si è espresso come doveva, facendomi contorcere nel letto, facendomi vagare per la casa, facendomi abbracciare il mio gatto di peluche, facendomi urlare in silenzio.
Di nuovo. Quanto tempo era? Dopo il mio ex, prima di lui. Single. Sola. Pianti. Lo diceva sempre mia mamma: non sono fatta per stare da sola. Sono sempre stata “fissata”, secondo lei, con questa storia dei ragazzi. Io ero una di quelle ragazzine che voleva un fidanzatino. È un po’ vero. Ho sempre pensato al principe azzurro. Leggevo fiabe, vedevo film, dove l’amore la faceva sempre da padrone. E sono cresciuta con quest’idea, che un giorno, in una situazione estremamente romantica, avrei incontrato il mio principe azzurro con cui passare il resto della mia vita…..
E mi è successo di incontrarlo. Più di una volta. Ma a quanto pare non è mai stato per la vita. Solo che in ogni caso ho sempre pianto, sono sempre stata male. Perché se incontro una persona mi impegno perché sia per la vita. Mi faccio travolgere perché sia per la vita. Perché non devono esserci segreti tra me e l’uomo della mia vita, e cerco di aprirgli i meantri più remoti della mia anima. Per questo se poi finisce rimango malissimo. I sogni che avevo fatto sembrano quelle scene da tv, quando filmano i palazzi minati alla base, che crollano a picco in una nuvola di mattoni svolazzanti.
E piango. Piango perché tutto quello che voglio, un amore per la vita, non è più con me. Piango perché quella persona che mi conosce meglio di me stessa non è più con me. Piango perché se l’amore non c’è io non sono completa. Mi manca qualcosa. Mi manca una parte di me stessa. Sarebbe come chiedere a una mela tagliata a metà di essere felice. Non può. La mela acquista armonia nella sua rotondità. Io acquisto armonia se metà di un intero.

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Zio: Questa testa dura qua quando si mette in testa qualcosa la ottiene. Magari la riva con la lingua fuori, a tucuti, ma la riva. No la ciapa la decision, ma quando che la decide la va fin in fondo.
Mamma: Scantina, è! Come che diseva Michelangelo: “Sta chi la xe Scantina!” (toctoctoc, battendo le nocche sul tavolo)
Eh, si. In tutto. Anche nei rapporti sentimentali. Ma mi sto ripetendo ormai, il concetto lo abbiamo capito…

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Corriere: Ciao, c'è tua mamma?
Sottoscritta: No, ma è roba mia...
C: Ma sei maggiorenne?
S: Ho 28 anni, bastano?
C: Ah, scusa! Li porti benissimo...
(sarà la tuta da ginnastica...)

Me: Can I have a packet of Marlborough please?
Cashier: Yes, but what is your age please?
M: ... 28?
C: Awe, ok! Which type you said?

Segnali chiari: porter anche bene I miei anni, ma se tutti mi scambiano per una sedicenne come faccio a conquistare un trentenne? Come faccio anche solo ad essere avvicinata da un trentenne in un pub? Uno che non sia un pedofilo? Non ho speranze…

venerdì 12 novembre 2010

Il PC nuovo

Ieri non ho scritto nel blog. Sorry. Ho avuto un attacco di panico con il nuovo PC. Era così… impersonale! Già mi sento fragile in questo momento, e dopo 6 anni che uso questo PC, con tutte le mie sicurezze, vederne uno senza files, programmi, icone inutili, dove le funzioni sono nascoste… mi ha spaventato…
Per fortuna sono riuscita a rimettere la stessa foto di sfondo… almeno accenderlo mi conforta un po’ adesso… un bel ranocchietto verde su sfondo rosso è molto meglio dello sfondo azzurro ghiaccio di Windows!
Non capisco cosa ci trovi la gente d'oggi nei colori freddi. Le case bianche, essenziali, i colori azzurri dei nuovi programmi Windows... i colori si adeguano ai rapporti umani, sempre più freddi, sempre più virtuali. Un pc è un oggetto utile come un altro, non è più personale, come dice il nome. Il mio PC è inseparabile da me: ogni tanto da problemi, non funziona, fa bestemmiare, gli si cambiano i pezzi, migliora, invecchia.... quella crepa di fianco alla tastiera mi fa sempre ricordare quante volte deve essere caduto, mi ricorda di tenerci un occhio perchè potrebbe smontarsi... il mio PC non è un oggetto, è un mio amico, che ha vissuto con me ed ha i suoi ricordi e le sue memorie, ha una storia da raccontare.
Comprarne uno nuovo è un po’ come... tradirlo, lasciarlo per un altro.
Ecco cosa succede al giorno d'oggi: avanti il prossimo, al primo segno di cedimento. Perchè andiamo sempre avanti? Perchè ogni tanto non ci fermiamo a guardare indietro? A guardare cosa lasciamo?

Caro Babbo Natale

Ti scrivo già oggi perchè sono sicura che quest'anno ti servirà un po' di tempo per preparare il mio regalo.
Lo so che non mi sforzerò di scrivere la richiesta di mio pugno, ma quest'anno sono triste, e quando sono triste entra in gioco la musica. Parlo con le canzoni. Canzoni che scrivono altre persone, è vero, ma che riescono ad esprimere quello che sento chiuso dentro di me.
E so anche che non sono stata buona. Sono stata egoista, e non ho avuto il coraggio di portare fino in fondo le mie azioni. O meglio, le azioni quelle giuste. Ho abbandonato una persona che aveva bisogno di me, ho sbraitato perchè una malattia ha interrotto un mio progetto. Ho dimenticato le persone. Ho pensato a me stessa tutto il tempo, a cosa era meglio per me. Ho fatto dei buoni propositi per rimediare a tutto questo, ma in questi giorni sto già sgarrando.
L'anno scorso mi sentivo sola e ti avevo chiesto un po' d'amore. Non avevo richieste particolari, potevi decidere tu. E devo ringraziarti, perchè l'amore è arrivato e hai scelto pure bene! Forse ero stata più buona l'anno scorso...
Quest'anno però ho proprio sgarrato, perchè sei venuto a riprenderti quel regalo. Sono sicura che hai pensato che non lo volevo più, ma ti sei sbagliato, nonostante i dubbi che posso aver avuto, nonostante sembrasse che lo avessi ormai messo da parte era un bel regalo, mi era davvero piaciuto, e mi ci ero affezionata. E in fin dei conti un regalo è un regalo, non si dovrebbe tornare a riprenderlo: è quantomeno scortese! Perciò la richiesta è un po' più specifica stavolta...
Che dici, un regalino me lo merito anche quest'anno a Natale?


All I want for Christmas is you - Mariah Carey

I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need
I don't care about the presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is...
You

I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need
I don't care about the presents
Underneath the Christmas tree
I don't need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won't make me happy
With a toy on Christmas day
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
You baby

I won't ask for much this Christmas
I don't even wish for snow
I'm just gonna keep on waiting
Underneath the mistletoe
I won't make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick
I won't even stay awake to
Hear those magic reindeers click
'Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do
Baby all I want for Christmas is you
Ooh baby

All the lights are shining
So brightly everywhere
And the sound of children's
Laughter fills the air
And everyone is singing
I hear those sleigh bells ringing
Santa won't you bring me the one I really need
Won't you please bring my baby to me...

Oh I don't want a lot for Christmas
This is all I'm asking for
I just want to see my baby
Standing right outside my door
Oh I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Baby all I want for Christmas is...
You

All I want for Christmas is you... baby!
http://www.youtube.com/watch?v=pA8UHeoYHQM

giovedì 11 novembre 2010

Certe notti la radio che passa Neil Young sembra avere capito chi sei...

The Fray - You found me

I found God... on the corner of 1st and Amistad
Where the West... was all but won
All alone... smoking his last cigarette
I said, "Where've you been?"... He said, "Ask anything".

Where were you... when everything was falling apart.
All my days... were spent by the telephone
It never rang... and all I needed was a call
That never came... to the corner of 1st and Amistad

Lost and insecure... you found me, you found me
Lying on the floor... surrounded, surrounded
Why'd you have to wait?... Where were you? Where were you?
Just a little late... you found me, you found me.

But in the end... everyone ends up alone
Losing her... the only one who's ever known
Who I am... who I'm not and who I wanna place
No way to know... how long she will be next to me

Lost and insecure... you found me, you found me
Lying on the floor... surrounded, surrounded
Why'd you have to wait?... Where were you? Where were you?
Just a little late... you found me, you found me...

The early morning... the city breaks
And I've been calling... for years and years and years
And you never left me no messages
You never sent me no letters
You got some kind of nerve... taking all I want

Lost and insecure... you found me, you found me
Lying on the floor... Where were you? Where were you?

Lost and insecure... you found me, you found me
Lying on the floor... surrounded, surrounded
Why'd you have to wait?... Where were you? Where were you?
Just a little late... you found me, you found me!

Why'd you have to wait... to find me, to find me?
http://www.youtube.com/watch?v=rDyTFjX03ck


Alessandra Amoroso - La mia storia con te

guardami bene negli occhi,
da troppo tempo sfuggi da me
sembrano lontani quasi anni luce
quei momenti con te

quando mi dicevi sei bellissima
mi facevi vivere una favola
quando mi sentivo indispensabile,
di un gioia immensa fino a piangere
mentre adesso è tutto lontanissimo
e ci divide un solco profondissimo

ancora ancora
vorrei vivere intensamente
quel sogno insieme
la mia storia con te

forse non c’è via d’uscita,
quando ogni cosa non va da se
sai certe volte mi sento sola
anche con te

eppure mi dicevi sei bellissima
scrivevi ti amo su ogni pagina
quando ripetevi sei fantastica
mi sfioravi e mi sentivo unica

ora invece è tutto lontanissimo,
e ci divide un solco profondissimo

ancora ancora
vorrei vivere intensamente
quel sogno insieme

voglio addosso le tue mani
voglio vivere a colori
dimmi che quell’emozione ritornerà

ancora, ancora
vorrei vivere interamente

ancora, ancora
vorrei vivere immensamente
quel sogno insieme
http://www.youtube.com/watch?v=ewSdTTy2f00


Cesare Cremonini - Hello

Sembra facile,
invece non lo è quasi mai
chiudi gli occhi se ami davvero
non ti dirò segui il sentiero
sarò, io sarò, luce nel cielo
quando penserai: “io non ci vedo”
non lo perderai l’amore vero.

Lo canterai, lo scalderai
dal freddo e il gelo
e lotterai, sì lotterai
perchè sia vero.

Sembra facile,
invece non lo è quasi mai
non si svela un mistero
quando penserai: “io non ci vedo”
non lo perderai l’amore vero.

Lo canterai, lo scalderai
dal freddo e il gelo
e lotterai, sì lotterai
perchè sia vero.

http://www.youtube.com/watch?v=D-fP5MbQQBs&feature=related


Midge Ure - Breathe

(Breathe)
With every waking breath I breathe
I see what life has dealt to me
With every sadness I deny
I feel a chance inside me die

Give me a taste of something new
To touch to hold to pull me through
Send me a guiding light that shines
Across this darkened life of mine

Breathe some soul in me
Breathe your gift of love to me
Breathe life to lay ¹fore me
Breathe to make me breathe

For every man who built a home
A paper promise for his own
He fights against an open flow
Of lies and failures, we all know

To those who have and who have not
How can you live with what you¹ve got?
Give me a touch of something sure
I could be happy evermore

Breathe some soul in me
Breathe your gift of love to me
Breathe life to lay ¹fore me
To see to make me breathe

Breathe your honesty
Breathe your innocence to me
Breathe your word and set me free
Breathe to make me breathe

This life prepares the strangest things
The dreams we dream of what life brings
The highest highs can turn around
To sow love¹s seeds on stony ground

Breathe
Breathe

Breathe some soul in me
Breathe your gift of love to me
Breathe life to lay ¹fore me
To see to make me breathe

Breathe your honesty
Breathe your innocence to me
Breathe your word and set me free
Breathe to make me breathe

(Breathe)
http://www.youtube.com/watch?v=USFr5VeLQ2o

mercoledì 10 novembre 2010

Shall we dance?

Lei - Tutte queste promesse che facciamo e rompiamo. Qual è secondo lei la ragione per cui ci si sposa?
Lui - La passione.
Lei - No! Perchè ci serve un testimone della nostra vita. Ci sono miliardi di persone sul pianeta: insomma, quanto può valere ogni singola vita? Ma in un matrimonio la promessa è di prendersi cura di tutto... sia delle cose buone che di quelle terribili o frivole. Di tutto, sempre, ogni giorno! Chi promette dice: "La tua vita non scorrerà inosservata perchè io l'avrò osservata. La tua vita non sarà priva di testimoni perchè io sarò il tuo testimone".

Parafrasando: la tua vita non sarà una vita come tante, perchè sarà importante per me.