venerdì 7 marzo 2008

Dali - dal diario di viaggio

L: “il cesso è proprio un cesso… puoi farti la doccia mentre fai i tuoi bisogni, risparmi sulla carta, che tanto non c’è. I piedi? Ma sì, datti una sciacquata anche a quelli là dentro! E se ti giri verso sinistra puoi lavarti anche i denti…”

L: “Il mercato interstiziale è quella nicchia di mercato che nessuno copre, sno dei buchi lasciati tra un servizio e l’altro. Qui in Cina hanno coperto pure quelli! Scendi dall’autobus e trovi la ragaza che parla inglese per contrattare un taxi che ti porti fino in ostello!”

L: “La Cina è ormai un misto di tradizione e modernità: scommetto che qui i contadini zappano la terra ancora a mano, ma hanno tutti il cellulare! Come quelli che tra le montagne sperduti hanno però l’antenna parabolica!”

L: “La pesca con i cormorani mi ha lasciato un po’ perplesso: io mi immaginavo su una barca a guardare lui che pescava su un’altra, invece ha anche fatto un po’ di circo per noi turisti. Peccato!”

L: “Mi piace dire “domani” alla gente: mi danno le informazioni che voglio senza sapere che domani parto… lo shopping si deve fare la sera!”

L: “Qui a Dali lavorano il marmo in modo particolare, fanno quasi dei dipinti che poi mettono come ornamento sulle case. Mi chiedo come lo lavorino.”

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