giovedì 6 marzo 2008

Shangri-La - dal diario di viaggio

I backpackers che ci consigliano il letto in ostello a 15 yuan quando con 50 si puo’ avere una doppia en suite con doccia architettonica!

L: “Questi ballano tutti insieme in piazza. E’ una cosa bellissima.”

Entrati in un ristorante a Shangri-La abbiamo chiesto cosa c’era da mangiare, e ci hanno detto che c’erano solo cose piccanti (linguaggio del corpo…) Allora ci hanno fatto cenno di andare in un altro ristorante, ma siccome non avevamo capito quale esattamente ci hanno accompagnato.. ok, come ha detto Luca: “ci stai portando da tua sorella?” però a qualche parte ci ha portato… aiutare il prossimo, per la proprietà transitiva…
L: “Io a casa ho le melanzane nell’orto, mia mamma ci fa la parmigiana, ma un gusto così non l’avevo mai sentito!”

La ragazza del bar di Shangri-La ci ha detto dove comprare il tè dai mille sapori…
L: “Mmmm… mi sfugge il 999simo…”

L: “I cinesi non fanno turismo… invadono il territorio!”

C: “Guidano lentamente da queste parti…”
Il tassista da qiaotou a shangri-la
L’autista che ci ha portato nei villaggi attorno a shangri-la

La gita nei dintorni di Shangri-La: ci ha portato un autista locale, che proveniva da uno dei piccoli villaggi lì attorno, non parlava una parola di inglese, ma era intelligentissimo e fantasioso, siamo riusciti a comunicare benissimo con il linguaggio dei segni!
Il posto era meraviglioso: allevamenti di yak (buoni!) e un lago contornato di fattorie, donne del luogo che scherzavano con lui e non volevano essere fotografate. Lanciatore di sassi esperto, ci ha insegnato la tecnica. Il suo giudizio: io, ok, Luca… tirata d’orecchi! Si divertiva farmi tirare le orecchie a Luca…

L: “Tra un po’ qua ci mettiamo a cantare “nella vecchia fattoria”!”
Chi = gallo
Giù = maiale
Gnu = yak
Ma = cavallo (l’unica che il Matera già conosceva, reduce dalla tiger leaping gorge!)
? = cane

L: “Che pace che c’è in questo posto!”

L: “Mi ha fatto cenno che i bambini non si possono fotografare…” (l’autista)

Buono lo yak!

Anche al monastero una bambina ha messo la mano davanti al viso per non farsi fotografare.

Passeggiare per il monastero di shangri-la: guardi la via deserta davanti a te, giri la testa a destra per guardare le guglie dorate del monastero risaltare sullo sfondo scuro del cielo nuvoloso, e rigirare la testa in avanti un secondo dopo per trovare un maiale di fronte a te che sta attraversando la strada!
Il monastero di shangri-la: un assaggio di Tibet! Coloratissimo. Con tanto di monaco che si allena a fare il vocione.
I monaci però non vanno più a piedi scalzi, ma con le scarpe da ginnastica, hanno il cellulare e la sera escono in centro con i loro amici punk… shangri-la non è il tibet, e speriamo che il tibet resti chiuso ancora per un po’ al turismo di massa…
L: “Mi piacerebbe sapere con chi è al cellulare quel monaco e cosa si stanno dicendo!”

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